Stefano Signorin nasce a Vicenza nel 1967 e dopo un’istruzione tradizionale decide di trasferirsi a Firenze per seguire la sua passione pittorica che ha sempre coltivato da autodidatta. A Firenze incontra la sua insegnante, Fiorenza De Angelis, di cui diventa assistente dopo due anni di frequentazione del suo Atelier in Piazza S. Croce.
Approfondisce le sue conoscenze di Scienza dello Spirito (Antroposofia) e inizia ad insegnare, giovanissimo, in varie parti d’Italia mentre continua la formazione pittorica alla quale affianca quella terapeutica. Partecipa alla fondazione della prima Scuola Waldorf di Firenze e alla prima Scuola di Luca diretta da Fiorenza de Angelis, sempre a Firenze, per la formazione di pittori-terapeuti dove, terminato il percorso di studi, insegnerà per alcuni anni.
Attualmente vive e lavora nello Studio di Padova e, dopo un’esperienza di otto anni come maestro Waldorf, si dedica alla pittura, allo studio e all’insegnamento dell’arte attraverso corsi in varie città d’Italia e in Spagna. Ha diretto laboratori con il Centro Diurno per Disabili “COOP.FRATRES” di Fontaniva e con il Centro Autismo di Padova. Ha collaborato per vari anni con la Casa Rudolf Steiner di Barcelona e con la Scuola Geroa di Vitoria (Paesi Baschi).
Responsabile della formazione artistica della Scuola d’Arte Internazionale GRAAL a Conegliano (TV) www.scuolagraal.com
Incontro con un’artista, un’insegnante, un’amica: FIORENZA de ANGELIS
Fiorenza de Angelis: è sempre con affetto e riconoscenza che penso a questa artista, donna eccezionale, forte, coraggiosa, severa, ieratica e intransigente, ma allo stesso tempo così dolce, affettuosa, comprensiva, madre e maestra di vita con una presenza di spirito come ho ritrovato in pochissime altre persone. Una figura drammatica, a tinte forti, pioniere del suo tempo e difficilmente compresa.
Ho avuto la fortuna e l’onore di essere suo allievo da giovane e poi assistente nello studio in Piazza S. Croce e in quello di Via dei Della Robbia, a Firenze, condividendone per nove anni la vita di tutti i giorni.
All’inizio potevo solo apprezzarne la sicurezza, la vasta cultura, la conoscenza e la potenza creativa, ma con il tempo ho imparato a conoscere la donna, madre di quattro figlie e vedova in giovane età che è riuscita, dopo aver accudito il marito e le figlie, a dedicare la vita alla ricerca artistica. Quando la sentii parlare per la prima volta rimasi folgorato ed affascinato e pensai “… questa è arte, arte vera, non quella delle Accademie!…”. Poi appresi che la sua ricerca si rivolgeva allo spirito, a ciò che di spirituale si esprime nel mondo. La scopersi docente di oltre dieci corsi di pittura settimanali e seminari mensili in tutta Italia e responsabile del gruppo di studio di Antroposofia di Firenze. Come un sole umilmente si pone al centro ed elargisce e dona calore, luce e vita tutto all’intorno senza pregiudizi e senza chiedere nulla in cambio, così era questa donna eccezionale capace di essere fulcro di una serie di attività culturali e di formazioni artistiche e terapeutiche in Firenze che riunivano attorno a lei le persone più diverse, i destini più disparati. Per tutti c’era un’attenzione, un ascolto pieno di saggezza, pur mantenendo i rapporti nel massimo rispetto della libertà e individualità altrui. Si respirava un’aria rinascimentale e greca antica al tempo stesso che dava nutrimento all’anima e allo spirito. L’opportunità di essere assistente mi permetteva di seguire tutti i corsi e seminari ascoltando più volte le lezioni dalla viva voce di Fiorenza (mai uguali anche se sullo stesso argomento) e, aggiungendo poi un lavoro di trascrizione appunti e di attività di insegnamento, iniziai a rendermi conto della preziosità, della profondità e della vastità di quel sapere che non rimaneva fine a sè stesso ma poteva influire e compenetrare la vita di tutti i giorni. L’arte era considerata una ricerca seria, sacra, capace di immergersi e sondare il mondo della natura, dell’anima umana e delle altezze dello Spirito, capace di creare il futuro. C’era un grande rispetto e una grande riconoscenza per gli artisti del passato e il loro lavoro, a volte condotto in condizioni disperate, quali esempi di come l’arte può cogliere e donare verità all’umanità trasformando la vita stessa. Fiorenza è un’artista, scienziata e ricercatrice che attingeva, con totale dedizione, ai misteri del mondo e dell’essere umano come si può ammirare nei suoi quadri, non sempre di facile interpretazione. Come per gli artisti del passato, i moderni e i contemporanei, ritengo debbano passare anni, o anche secoli, prima di comprendere cosa veramente è stato colto di verità profonda nelle opere di questa artista che si cimentava nei temi più ardui come i rapporti dei colori complementari capaci di nascondere una trinità spirituale in una dualità sul piano fisico e quali capacità sono richieste all’essere umano per conquistare tali complementarietà: un pensiero attivo per il rosso e il verde, anima fraterna per il blu e l’arancio, autoeducazione ed evoluzione spirituale per il giallo e il viola. Con la stessa intensità e lo stesso amore conoscitivo affrontava il mistero del bianco e del nero, due porte che collegano l’essere umano alla sua parte spirituale sia dal fisico che dall’anima creando un unico cerchio visibile/invisibile. Moltissimo ci ha poi lasciato riguardo la distinzione fatta dal dr. Steiner sui “colori splendore” e “colori immagine”: i primi come presenze attive, trasformatrici, in movimento e i secondi come riflessi di realtà, fermi, nella forma, ma con la possibilità in futuro di essere capovolti come reale forza creativa umana. E poi le ricerche che riguardano il destino, il karma, con il misterioso indaco che fu proibito usare per molto tempo, o la ricerca del nuovo spazio nel mistero della Pasquae e ciò che l’anima umana è capace di manifestare dalle profondità e dalle altezze del proprio mondo interiore come passaggio da “creatura a creatore”. Una grande artista che mi ispira tuttora e mi sprona a continuare la ricerca artistico-spirituale da lei portata come corrente-scuola a Firenze, culla del Rinascimento. Con stima ed affetto.
Quaderni di pittura
Gli esercizi contenuti in questa raccolta di quaderni sono trascrizioni di lezioni di pittura settimanali tenute dal M. Signorin nello studio di Padova. Si tratta di una serie di 8 quaderni contenenti 4-5 esercizi cadauno con illustrazioni pittoriche.
La ricerca del colore
“La ricerca nel colore che porto e insegno da anni prende spunto dagli scritti sul colore di J.W. Goethe, di Rudolf Steiner e dagli insegnamenti di Fiorenza de Angelis, pittrice fiorentina: colore come dolore nella lotta tra luce e tenebre, colore che esprime il mondo fisico, il mondo dell’anima e lo Spirito. Idee che escono dal colore stesso, liberamente, senza disegno. Colore che si collega ai nostri pensieri, ai nostri sentimenti e alle nostre azioni morali”.
Stefano Signorin
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